Mary Ceo : “Con i miei viaggi esalto il valore del prodotto tipico locale rispetto a quello globale”

Alla scoperta di Mary Ceo, giovane 23enne influencer con un seguito di circa 25.000 follower sul proprio account instagram mary.ceo, viaggiatrice del mondo, utile dispensatrice di saggi consigli in ambito turistico e culinario, tendenti a valorizzare le risorse, spesso inesplorate del territorio visitato. 

Ciao Mary, come è nata l’idea di creare un account su instagram ?

“Sono una ragazza di 23 anni proveniente dalla Puglia, abituata sin da piccola a viaggiare, incuriosita nell’esplorare luoghi e culture differenti; ho pensato di creare due-tre anni fa il mio account con l’idea di poter condividere le mie esperienze di viaggio, dispensando consigli sui luoghi spesso insoliti e non troppo pubblicizzati da visitare”.

Ti aspettavi in così poco tempo di avere un seguito così numeroso sui social?

“All’inizio questo traguardo sembrava impensabile, oggi posso contare circa 25.000 follower variegati come genere; questo riconoscimento mi inorgoglisce ed allo stesso modo mi stimola ulteriormente a migliorare il mio servizio, cercando di allargare anche la cerchia delle mie collaborazioni con enti ed aziende del territorio, seguendo quanto di buono già fatto all’estero con vere e proprie icone, come il noto Empire State Building di New York”.

Quale messaggio intendi trasmettere ai tuoi seguaci?

“Mi ripropongo di diffondere il concetto di turismo responsabile, cercando di valorizzare il prodotto locale con un impatto ottimizzato sulla destinazione turistica prescelta; spesso si scelgono mete commerciali, trascurando che nei posti limitrofi ci sono realtà locali di nicchia di assoluto valore e spessore che meritano la giusta visibilità”.

Quali reels ottengono più visualizzazioni? 

“Il servizio su un bouquet di vino di Firenze ha ottenuto un record di 2,5 milioni di views; appare comunque evidente che i video realizzati in Italia, rispetto a quelli girati all’estero ottengano un maggior seguito, probabilmente perché consentirebbero una maggiore facilità nell’essere visitati rispetto ad altri luoghi, forse più suggestivi ed intriganti ma assai distanti”.

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