«Tutte le canzoni fanno parte di una storia, questa è la mia». Questo è l’incipit de “L’estate che va” nuovo album di Luciano Macchia Crooner che dichiara subito una certa inclinazione autobiografica del trombonista e cantante lucano, milanese d’adozione e racconta, quasi come fosse un libro da sfogliare, la nascita di un percorso. Il primo capitolo potrebbe essere questo: «Basilicata, era l’estate del 2020, memorabile! Messo a letto i bambini, non rimane che il triste zapping mediatico. La mattina prendo coraggio e tiro fuori la mia prima tastiera. I miei genitori la comprarono a rate, mi ricordo ancora il prezzo, 350 mila lire. Non si accende, prendo la macchina e corro al negozio di strumenti musicali. Arrivo. Dice il proprietario, che inorridisce solo a vederla, senza sapere che me l’aveva venduta circa trent’anni prima.Taccio.Mi propone nuovi oggetti. Desisto.Alla fine trova l’alimentatore, la tastiera rinviene e prende coraggio, emette di nuovo suoni!».
Con quella vecchia tastiera, riadattata per essere collegata ad un computer Luciano Macchia torna a casa letteralmente rinnovato nello spirito e la notte prova, riprova, collegando cavi e testando programmi per poter utilizzare quello strumento per dare vita a qualcosa di nuovo, con la voglia di ritornare a percorrere quei primi passi avviati da ragazzo sulla strada della musica. In poco tempo da quell’idea raccoglie materiale, idee, ispirazione e nuove canzoni cominciano a nascere. È questa la genesi di “L’estate che va”, una raccolta di nove brani che parlano di vita, infanzia, passione e amicizia.
Etichetta: AutoproduzioneRelease album: 24 settembre 2021