Matt DeLuise, nato nel 1993, è un cantante, attore, autore, doppiatore e speaker, vale a dire, un grande appassionato d’arte. Il suo interesse nei confronti del doppiaggio è nato un po’ per gioco, si divertiva insieme ai suoi fratelli a ritagliare e ridoppiare le scene di alcuni cartoni animati. Il suo amore più grande resta il canto però preferirebbe lavorare come doppiatore.

Quando ti sei avvicinato al mondo della musica?
Molto presto, ho sempre cantato fin da bambino. A 9 anni ho iniziato a prendere lezioni di canto spinto da mia madre perchè si era accorta che c’erano delle buone basi su cui lavorare. Mi sono esibito per la prima volta in pubblico a 10 anni con “Cambiare” di Alex Baroni.
Sei un cantante, attore, autore, doppiatore e speaker, qual è il campo che maggiormente ti affascina?
In realtà nella mia vita ho sempre cercato di fare tutte le cose che mi piacciono infatti, oltre al canto, ho studiato recitazione, sono autore di alcuni brani, sono un doppiatore ed uno speaker. Le persone mi hanno sempre detto “ma no, devi concentrarti solo su una cosa altrimenti ne fai tante e male”. Per fortuna non ho mai dato retta.
Sul lavoro poi ho avuto un riscontro importante perchè se non faccio una cosa ne faccio un’altra, per me è stato utile nella vita riuscire a creare tante cose con uno studio alle spalle. Cantare per me è ciò che so fare di più al mondo, senza non potrei sopravvivere, è quell’arte che mi affascina maggiormente anche se vorrei lavorare esclusivamente nel doppiaggio.
Nel 2017 è uscito il tuo singolo “Once Again” estratto da “Trovami – The Original Motion Picture Soundtrack”, puoi raccontarmi com’è nato questo progetto?
Questa canzone è nata per caso, stavo prendendo un caffè a casa di un mio amico regista Federico Del Buono il quale stava lavorando a questo cortometraggio “Trovami”. Mi ha detto “Devi assolutamente ascoltare questa canzone e dirmi se ti piace”. L’ho sentita un attimo con la chitarra dopodiché, ho provato a cantarla, il motivetto mi era già entrato in mente. Lui è rimasto folgorato e mi ha detto “No, questa canzone devi farla tu” e così è stato. Finita la chiacchierata l’ho incisa così com’era, è stato un one take.

Lo scorso anno per la prima volta hai recitato nei film “Modalità aereo” e in “Io, Leonardo”, da quali emozioni sei stato travolto?
Sì, nel 2019 ho partecipato a “Modalità aereo” e in “Io, Leonardo”, girando delle piccolissime scene. Vivere il set cinematografico è stata un’esperienza molto bella, in passato avevo partecipato solo a video musicali e cortometraggi, anche lì è nato tutto un po’ per caso. Mi sono trasferito a Roma principalmente per il doppiaggio ed invece ho avuto queste opportunità cinematografiche che ho colto al volo. All’inizio mi sentivo forse un po’ non all’altezza anche perchè in precedenza avevo recitato in teatro, fatto diversi musical teatrali come cantante, attore, protagonista, cooprotagonista o ruoli di secondo piano. Devo dire però che una volta in scena con gli attori, tra i quali Paolo Ruffini, Violante Placido e Luca Argentero, mi sono trovato molto a mio agio.
Che ricordi conservi di queste esperienze?
Conservo la gentilezza degli attori con cui ho lavorato perchè nonostante fossi un “pivellino” hanno lavorato insieme con pazienza, sono stati sempre molto carini.
Finora all’interno della tua carriera artistica qual è il momento più bello che hai vissuto?
Sicuramente uno dei momenti più belli finora è stato poter cantare ai Giardini Margherita di Bologna dove c’erano ad ascoltarmi più di 10.000 persone, un concerto pubblico, per la giornata a favore dei diritti della comunità lgbt. Un’emozione cantare davanti a migliaia e migliaia di persone che ballano e si divertono con te.
Quest’anno hai doppiato in “Space to ground”, com’è nata la tua passione per il doppiaggio?
La mia passione per il doppiaggio è nata quando ero piccolo con i miei cartoni animati preferiti. Ritagliavo le scene e le ridoppiavo al computer quando avevo 12-13 anni. Ho iniziato con Aladdin e Yu-Gi-Oh! Coinvolgevo spesso anche i miei fratelli più piccoli per i ruoli minori delle scene, quindi è nata così dal nulla. Ho iniziato ad amare alcune serie tv e mi sono appassionato sin da subito così mi sono prefissato di studiarlo e di lavorarci ed è quello che ho fatto e che continuo a fare.
Nel tuo profilo Instagram hai diversi filtri, qual è il tuo preferito?
Sì, ho diversi filtri perchè mi piace anche la grafica, tanto che un periodo ho lavorato come grafico facendo locandine ed insegne varie. Per divertimento ho fatto delle creazioni grafiche per delle serie tv, in particolar modo per “Streghe” che è degli anni ’90. In realtà mi ha fatto piacere che un’attrice di “Streghe” ma anche di “Scream” e di tanti altri film, Rose McGowan, ha fatto uso del mio filtro. Ne ho fatti alcuni per uomini, uno per i selfie di tutti i ragazzi. Il mio preferito è “Broken Glass”, un filtro un po’ più divertente, ti permette di scattare una foto con lo schermo rotto.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Purtroppo dopo questo periodo veramente particolare noi artisti soffriamo di un fermo lavorativo ma in progetto ho un video musicale di un cantante famoso in cui parteciperò probabilmente come attore ed alcuni progetti di doppiaggio fra cui un cartone animato anche se non posso ancora sbilanciarmi visto che non sono ancora confermati, mi concentrerò di più su questo ruolo, gli altri settori sono un po’ bloccati.
Cos’è per te… (citando il nostro sito)… “uno spettacolo nel cassetto”?
“Lo spettacolo nel cassetto” mi fa pensare a un progetto lavorativo che ho sempre sognato e, nel mio caso, amerei tantissimo lavorare come cantante e doppiatore in un film Disney, siccome spesso capita che il cantante e il doppiatore non sono la stessa persona.
Bel articolo
Passa nel mio blog se ti va 😉
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